Quello all’interno della scuola è uno dei percorsi lavorativi più richiesti per chi si affaccia al mondo del lavoro. Sono infatti sempre di più i giovani che intraprendono carriere scolastiche che gli consentiranno di diventare gli insegnanti di domani.
Tra le figure più ambite, negli ultimi anni, c’è quella dell’ITP, ovvero gli insegnanti tecnico-pratici, molto importanti soprattutto per gli istituti tecnici e professionali.
A seguito della Riforma Bianchi sul reclutamento degli insegnanti, anche il percorso per diventare ITP ha subito delle modifiche.
Di seguito, punto per punto, tutto quello che c’è da sapere su cosa sono gli ITP, come diventare ITP e cosa cambierà a partire dal 31 dicembre 2024.
Chi è e cosa fa un ITP?
Come già accennato, l’acronimo ITP indica l’Insegnante Tecnico Pratico, un particolare profilo di docente che si distingue da quello teorico grazie alle sue competenze specifiche di tipo tecnico-pratico e che lavora prevalentemente all’interno dei laboratori degli istituti secondari ad indirizzo tecnico-professionale. Soprattutto negli istituti tecnici, spesso lavora in compresenza con il docente teorico, mentre negli Istituti Professionali svolge prevalentemente la propria attività in autonomia. La figura dell’ITP non va confusa con quella dell’assistente tecnico: anche se entrambi lavorano in laboratorio, solo l’ITP può tenere una lezione in autonomia e partecipare attivamente agli scrutini, mentre il secondo funge esclusivamente da supporto.
Come si diventa ITP?
A differenza del docente teorico, per insegnare, l’ITP non deve necessariamente possedere una laurea.
Per diventare insegnante tecnico pratico, infatti, fino al 31 dicembre 2024, sarà sufficiente il possesso del diploma che permette l’accesso a una delle classi di concorso del tipo B o l’abilitazione specifica, ovvero diplomi di Maturità tecnica o professionale o diplomi di I° livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica.
Nello specifico i diplomi abilitanti per intraprendere la carriera di insegnante tecnico pratico sono i seguenti:
- geometra
- istituto tecnico alberghiero
- perito aeronautico
- perito agrario
- perito industriale
- perito nautico
- maturità tecnica femminile
- professionale del settore industriale o del settore agrario
- professionale del settore femminile
- particolari settori della musica
Ad oggi, sono tre i percorsi che è possibile intraprendere per diventare ITP: partecipare al concorso bandito dal Mur (Ministero dell’Università e Ricerca); iscriversi alle GPS – graduatorie provinciali per le supplenze; oppure presentare la MAD – domanda di messa a disposizione nelle scuole.
Cosa cambierà a partire dal 31 dicembre 2024
La riforma Bianchi sul reclutamento degli insegnanti cambia anche i requisiti per partecipare ai concorsi per diventare ITP.
Nella fase transitoria, quindi fino al 31 dicembre 2024, gli ITP possono partecipare al concorso con il possesso di almeno 30 CFU/CFA oppure dei 24 CFU/CFA, richiesti dal previgente ordinamento e conseguiti entro il 31 ottobre 2022, fermo restando il possesso del diploma.
Per i concorsi banditi a partire dal 31 dicembre 2024, invece, il diploma di maturità non sarà più sufficiente, ma sarà necessario conseguire una laurea triennale.
Come ottenere i requisiti per diventare ITP
Grazie alla variegata offerta formativa dei corsi di laurea triennali Pegaso, Mercatorum e San Raffaele, sviluppata per fornire allo studente tutti gli strumenti utili a conseguire la laurea in modo pratico e veloce, ottenere i requisiti per diventare ITP è davvero molto semplice.
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Tutti i corsi di laurea vengono erogati online: dunque è possibile gestire il proprio tempo in totale autonomia comodamente dal proprio PC, tablet o smartphone.
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